top of page

Publio Virgilio Marone

Introduzione


Publio Virgilio Marone, o più semplicemente Virgilio, è uno degli autori latini di cui abbiamo più notizie. E' stato un poeta romano, autore di tre opere che vengono definite tra le più influenti della letteratura latina:

  1. L'Eneide

  2. Le Bucoliche

  3. Le Georgiche


Rovine Roma Antica
Antica Roma

Vita

La principale fonte storica sulla vita di Virgilio la abbiamo grazie a Elio Donato, che nel IV secolo d.C. ha scritto Vita Vergili, basandosi sulle notizie del De Poetis di Svetonio (I secolo d.C.). Virgilio nasce vicino a Mantova, in un paese che oggi conosciamo come Pietole, nel 70 a.C. e muore a Brindisi nel 19 a.C.. Nonostante la sua famiglia non fosse molto facoltosa, riuscì a frequentare le migliori scuole dell'epoca.


Virgilio frequenta le scuole a Cremona, a Milano e a Roma - dove si avvicina alla retorica - per poi trasferirsi a Napoli a studiare filosofia. Inizialmente Virgilio studiava per diventare avvocato (grazie anche allo studio dell'eloquenza) successivamente, però, si rende conto di non essere adatto a questo ruolo, data la sua estrema timidezza (si racconta che nella sua prima causa non riuscì neanche a dire una parola).


Una volta compreso che la carriera forense non fosse adatta alla sua natura, Virgilio inizia a frequentare le lezioni di filosofia di Sirone. Qui conosce alcuni letterati dell'epoca, tra cui Vario Rufo, Orazio e Plozio Tucca.


Dopo la battaglia di Filippi (42 a.C.) tra Ottaviano (successore di Giulio Cesare) e i cesaridi (gli assassini di Cesare: Bruto e Cassio), i suoi possedimenti mantovani furono confiscati per essere destinati ai veterani come premio per la vittoria. Questo avvenimento scatena, in Virgilio, un dramma personale che viene inserito nella sua prima opera, le Bucoliche, una raccolta di 10 componimenti poetici composti fra il 42 e il 39 a.C..


Dopo aver pubblicato Le Bucoliche, Virgilio riesce ad entrare nel circolo di Mecenate, il protettore di poeti e artisti, consigliere di Ottaviano, che era stato incaricato di promuovere la politica culturale del futuro princeps di Roma. In questo ambiente Virgilio riesce a scrivere le Georgiche, un poema didascalico incentrato sulla vita degli agricoltori.


Una volta terminato il poema, Virgilio iniziò a scrivere l'Eneide e continuò fino alla sua morte. Nel 22 a.C. lesse alcuni passaggi dell'Eneide a Ottaviano Augusto e successivamente decise di viaggiare verso la Grecia per approfondire alcuni dettagli. Durante il viaggio si ammalò e fu costretto a sbarcare a Brindisi, dove morì il 21 settembre del 19 a.C..


Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page